Archivio per la tag 'nidi d’infanzia'
Nidi privati convenzionati del Comune di Milano: obbligo o scelta?
Pubblicato da Marcella De Carli
Devo iscrivere Francesca al nido e mi sono ritrovata nelle “novità” comunali, della quali una mi ha particolarmente colpito, ossia il fatto che nella scelta dei 6 nidi che posso fare, due siano privati convenzionati e non comunali.
Ai primi due nidi, i più vicini a casa, vengono assegnati 15 punti, mentre agli altri quattro (da scegliere su tutto il territorio cittadino)
Fino ad altri 4 Nidi d’Infanzia o Sezioni Primavera, nell’ambito del territorio cittadino,
dei quali due comunali e due convenzionati che meglio soddisfano le proprie esigenze.Punti 9
Leggendo questo mi pare di capire che io sia obbligata a scegliere quattro nidi comunali e due convenzionati.
Dato che nessuno dei nidi privati della mia zona mi interessa (e i più vicini sono uno parrocchiale e l’altro ebraico) mi sono trovata piuttosto spiazzata.
Ho quindi telefonato al settore servizi all’infanzia che mi ha confermato che non c’è nessun obbligo.
La cosa non è affatto chiara e mi viene da chiedermi per quale motivo scrivere in quei termini se la scelta è libera. Non era allora meglio scrivere “fino a 4 nidi d’infanzia o sezioni primavera dei quali al massimo due convenzionati”?
Mi sa che non sono l’unica che con questo sistema ha pensato di DOVERE inserire i nidi privati nella propria graduatoria….CUI PRODEST?
La scelta pop del PD milanese
Pubblicato da Marcella De Carli
Popolare o populista?
Da tempo è piuttosto acceso il dibattito sui servizi all’infanzia del comune di Milano e una delle questioni è relativa all’apertura dell’anno scolastico di nidi e scuole dell’infanzia.
L’anno scorso è successo che, a fronte dei disagi causati dal mese di luglio ‘malgestito’, le convergenze tra comune e rappresentanze sindacali, nel rivedere il nuovo calendario, siano state a favore di un ritardo dell’apertura a settembre. Nulla di male, anzi, per come la penso io tutto bene. Peccato che i genitori siano stato informati tramite un sms a fine agosto del posticipo di una settimana dell’apertura delle scuole!
Ecco allora che una battaglia che dovrebbe essere volta a rendere più chiare e trasparenti le comunicazioni tra amministrazione e famiglie è diventata una battaglia affinchè le scuole rispondano ad un’esigenza, tutta milanese, di aprire le scuole dell’infanzia ai primi di settembre.
Copio e incollo un mio commento (a cui non ho ancora ottenuto risposta) al blog di David Gentili, uno dei consiglieri comunali del PD che ha presentato la mozione
ciao david, leggo su ‘la zona milano 6-7-8′ di una mozione presentata da te, paola zajczyk e pierfrancesco majorino circa l’apertura di nidi e scuole dell’infanzia a settembre, in cui chiedete che aprano nella prima settimana. Non ti nascondo che trovo la cosa alquanto discutibile e affatto in linea con quelle che possono essere le tanto decantate opportunità per dei servizi dell’infanzia di qualità. Mi piacerebbe che mi spiegaste perchè questa scelta, sicuramente popolare presso gli stressati genitori milanesi, certamente poco utile a far sì che i bambini ritrovino delle educatrici che abbiano avuto il tempo di programmare, verificare, passarsi il testimone e conoscersi, incontrare se necessario i genitori, nonchè un ambiente riorganizzato, pulito, pensato e non improvvisato.
L’inizio della fine per i nidi comunali?
Pubblicato da Marcella De Carli
Come volevasi dimostrare la chiara intenzione dell’amministrazione comunale di Milano è quella di privatizzare il privatizzabile e i nidi d’infanzia saranno i primi ad essere toccati. L’idea è quella di un buono del comune (lo stesso concetto del buono-scuola di formigoni per le scuole private) con il quale le famiglie possono accedere ai nidi privati. Questo significa disinvestire su un servizio pubblico che ha sempre funzionato e accreditare nidi privati che non danno la stessa garanzia di quelli comunali.
Quando ho sentito l’ex (è appena andato in pensione) direttore dei servizi all’infanzia gongolarsi dichiarando quale fosse la fortuna delle famiglie che potevano scegliersi il nido privato con i soldi pubblici ho capito l’aria che tira. Ma è mai possibile che uno parli indirettamente male di qualcosa che amministra?